Filosofia

Un lavoro ben fatto parte da una conoscenza approfondita che si basa su competenze fondate.
 
Il sistema albero/pianta è un concetto che a volte purtroppo viene frainteso, per errata conoscenza o per mancanza di fondamenti. Negli ultimi 20-25 anni, gli studi nel campo dell’arboricoltura hanno fatto passi da gigante, grazie a grandi scienziati e ricercatori.
Alex Shigo, in particolare, ha rivoluzionato le teorie esistenti attraverso l’osservazione supportata da esperimenti e ricerche sul comportamento del “sistema albero” in tutte le sue strutture, apportando fondamentali cambiamenti agli studi e alle ricerche che erano già state effettuate in precedenza.
 
Quindi, come la fiducia viene riposta al medico specialista, così si dovrebbe riporre la medesima fiducia al proprio arboricoltore. Sicuramente non vi fareste operare dall'infermiere dell'accettazione o dal medico di famiglia.....
Il giardiniere, per quanto concerne il campo alberature, può esser paragonato al medico generico, mentre l'arboricoltore è lo specialista delle piante e degli alberi, come il cardiologo lo è per il cuore.
 
Un arboricoltore esperto sa che, piuttosto di suggerire potature sbagliate, è meglio procedere all’abbattimento seguito dal riimpianto di un nuovo albero che si ambienti e sviluppi correttamente nel luogo di dimora prescelto.
Si tratta di un problema che esiste già e con il quale conviviamo da 30-40 anni. All'epoca si piantavano piante che in età matura avrebbero raggiunto dimensioni notevoli in spazi angusti e ridotti.
Con le conoscenze che abbiamo adesso, dovremmo cercare di non commettere lo stesso errore, dato che con gli studi e le ricerche in nostro possesso possiamo prevedere abbastanza precisamente come si svilupperà e crescerà una pianta nel corso degli anni.
 
Il mio lavoro e la mia filosofia fanno fondamento sulla passione per il verde, e soprattutto sulla passione per gli alberi. La mia “missione”, se vogliamo, consiste nel fornire un servizio che sia corretto e di conseguenza onesto, ben fatto, che non leda il patrimonio del cliente e quello ambientale, a costo di andare contro le richieste di un cliente che, a mio avviso, possa aver travisato il concetto di cure corrette da eseguire per possedere un “albero sano” e di conseguenza "sicuro".
 
Gli alberi sono esseri viventi maestosi, che risalgono alla preistoria, e grazie alla loro capacità di adattamento, sopravvivono comunque in diverse situazioni ed in alcuni casi anche difficili, come in terreni scarsi di sostanze minerali, o  con pochissimo spazio per l'apparato radicale, o scarsissima "aerazione" del terreno causa il suo costipamento o anche pochissima luce a disposizione.
Ma non per questo, non perché una pianta può sopravvivere “comunque”, bisogna riservarle un trattamento non adeguato. I frutti delle cure sbagliate effettuate per esempio oggi, purtroppo si raccolgono, sotto forma di danni strutturali irreversibili, dopo svariati anni. 
 
Per evitare potature sbagliate, cause di rigermogliature troppo veloci, difficoltà di crescita, o nei casi peggiori, malattie o addirittura schianti, si deve fare una stima approfondita della struttura della pianta, calcolando i quintali di legno (rami, branche, tronco) e i metri quadrati di superficie fogliare essenziali per permettere all'albero di continuare ad autoprodurre quella quantità x di energia vitale per il suo sostentamento.
 
Si tratta di equilibri delicatissimi che vanno studiati e rispettati. Un albero rovinato da cure sbagliate purtroppo non potrà più diventare esemplare, e non mi stancherò mai di ripetere che l’attenzione che riserviamo alle nostre piante deve essere comprovata da conoscenza, metodo e cura costante.