Triturazione ramaglie

Nel caso in cui il cliente vuole il lavoro finito e tutto pulito dopo l'intervento di potatura od abbattimento che sia, sono organizzato anche per sgomberare il materiale di risulta tritandolo.
 
Questa soluzione è molto interessante anche per zone dove non si riesce ad accedere con mezzi normali ed i costi di movimentazione delle ramaglie sarebbero enormi. In questo caso portando il biotrituratore sul luogo della potatura od abbattimento, si riesce a tritare tutta la risulta per poi utilizzarla come pacciamatura od ammendante.

Tutta la ramaglia viene tritata con il biotrituratore in modo da far ritornare in natura gli scarti.
 
Il residuo tritato, se lasciato al cliente, una volta finito il processo di fermentazione, lo può utilizzare come pacciamatura alla base degli alberi per un diametro anche fino a 4-5 metri  in base alla dimensione dell'albero. Di questo materiale se ne applica uno strato fino a massimo 15 cm.

I benefici dello strato di pacciamatura sono veramente importanti per gli alberi e sono: 

- evitare in parte l'evaporazione dell'acqua presente nel terreno della zona interessata dallo strato pacciamante, mantenendo umido il terreno molto a lungo abbassando contemporaneamente la temperatura del terreno interessato durante l'estate e durante l'inverno mantenendo la temperatura più alta rispetto alle zone non coperte dalla pacciamatura; facilita anche la penetrazione dell'acqua nel terreno purchè un paio di volte l'anno, lo strato pacciamante venga smosso;

- arricchire la salute e la fertilità del suolo, apportando sostanza organica, favorendo l'attivita microbiotica della rizosfera (porzione del terreno "abitato" dalle principali radici assorbenti delle piante), incrementando la "flora batterica". La "flora batterica" aiuterà l'albero, grazie alla capacità di render disponibili sostanze nutritive già presenti nel terreno che non sarebbero assimilabili dalla piante se non prima "trattate" dai numerosi micro organismi;
tutti questi micro organismi, nel materiale vegetale tritato, sono presenti in quantità "industriali" rispetto ai suoli dei contesti urbani che, al contrario se non in rarissimi casi, sono veramente poveri se non addirittura "vuoti";

- nel caso in cui la zona sottochioma dell'albero sia in parchi o comunque zone con prati, salvaguarda la zona pacciamata dal compattamento del terreno che verrebbe causato dal calpestio e transito dei macchinari per lo sfalcio, evitando pure i danni irreversibili e gravi da urto classici causati alla base degli alberi con i decespugliatori, tosaerba e trattorini vari.

Unico neo, ogni tanto, lo strato pacciamante va smosso per evitare che si compatti e non fornisca più gli importanti benefici

Lo strato pacciamante se applicato nelle aiuole ha un effetto funzionale e cioè quello di evitare o comunque diminuire la crescita di erbe infestanti abbassando la necessità di cura delle aiuole.

Alla fine, ha anche una funzione estetica poichè segna nettamente il confine tra aiuole, piante e zone di prato facendo risaltare di più ogni singolo componente dell'area verde.

La pacciamatura viene utilizzata nel 99.9% dei casi solo, purtroppo, per un discorso estetico e funzionale usando, ultimamente, materiali inerti o teli, dimenticandosi invece della vera importanza e funzionalità del materiale organico tritato.